Il progetto Tetrameron è nato nel periodo del primo lockdown su iniziativa di Maria Cristina Camisani, già docente di lettere dellIstituto Massimiliano Guerri, e rivolto agli studenti della classe 2A (a.s. 2019-2020).
Chi insegna e ha avuto modo di sperimentare la didattica a distanza sa perfettamente come questa, per quanto preziosa ed imprescindibile in un periodo demergenza sanitaria, non possa assolutamente sostituire la bellezza dello stare fisicamente in classe, la magia e lo scambio che si creano nellinterazione diretta con i propri alunni, osservandoli e rispondendo ai loro sguardi, alle loro suggestioni, ai loro interessi. Ecco quindi che Giovanni Boccaccio, già previsto nella programmazione della classe seconda, è stato loccasione perfetta sia per approfondire il suo Decameron sia per far sentire tutti più vicini, in un momento di distanziamento sociale, liberi di esprimersi e sicuri di essere ascoltati.
Sulla falsariga dellopera boccaccesca linsegnante ha proposto ai suoi alunni un percorso di scrittura e lettura suddiviso in quattro giornate (tetra emera in greco) che li facesse sentire un po come i dieci giovani fiorentini: al riparo da questa nuova peste ma desiderosi di stare insieme, intrattenendosi vicendevolmente con spensieratezza. Come loro, i ragazzi hanno avuto il compito di elaborare e leggere i rispettivi componimenti (novelle o altri scritti) secondo il tema scelto dalla regina o dal re di turno tra quelli proposti nel Decameron. Al termine di ogni giornata, i ragazzi hanno inviato le proprie valutazioni su ogni lavoro svolto, individuando così, in base al loro gradimento, il re o la regina per la giornata successiva.
La scrittura/lettura delle novelle del Tetrameron si è alternata ad approfondimenti sulla vita di Boccaccio e alla lettura di alcune sue novelle. Chi ha voluto, ha potuto rappresentare graficamente un proprio scritto o quello di un compagno.
Il percorso, che si è svolto nei mesi di aprile e maggio 2020, è anche una significativa testimonianza di questa particolare fase storica che tutti noi stiamo vivendo, attraverso i pensieri, le emozioni, le fantasie di un gruppo di giovani di Reggello. Unimportante traccia di ciò che è accaduto, di come si possa comunque rispondere e reagire con prontezza di spirito, anche di fronte ad eventi che destabilizzano le nostre abitudini consolidate e le nostre sicurezze.