Negli anni Cinquanta la stampa nazionale consacrò Giovanna Ragionieri nativa di Castello, a un passo da Firenze come colei che aveva ispirato lautore di Pinocchio per il celebre personaggio della Fatina. Mito alimentato anche dalla stessa Giovanna che raccontava che fosse stato Lorenzini ad ispirarsi a lei per il personaggio della fata quando bambina, figlia del fattore, portava allo scrittore il classico bicchiere di vino mentre lui era intento a scrivere. Negli anni cinquanta, fino al giorno della sua scomparsa, bambini di tutta Italia le scrissero delle letterine che sono una testimonianza di affetto per lei e per lincomparabile opera letteraria di Carlo Lorenzini. In questo volume si racconta la sua storia, si pubblica parte di questo epistolario fino ad oggi inedito, oltre a raccogliere scritti che, in modo diverso, indagano sulla figura di Collodi, del burattino e dei luoghi che lo hanno visto nascere.
Le interviste al nipote della Fatina e ai suoi amici, le immagini ricavate dai giornali dell’epoca e donate dagli abitanti di Castello, i contenuti delle letterine e molto altro fanno di questo libro un prezioso e innovativo documento su Lorenzini e sulla genesi della sua fiaba più famosa.