“Magra, biondiccia, occhi azzurri e capelli fermati da una passata, un eterno vestitino nero che le calava sui fianchi, l’Ernesta si muoveva veloce e sicura fra i suoi armadi, il suo tavolo da stiro, i panni da inumidire, la scatola degli spaghi e quella delle carte, sistemando e riordinando tutto quello che capitava fra le sue mani esperte…” Ricordi in fondo agli occhi. Piccoli quadri che vanno a comporre un’intera galleria di personaggi e di episodi familiari, narrati dall’autrice con delicatezza e profondo affetto. Delle istantanee per riflettere e far riflettere sul meraviglioso “valzer” della vita.