dalla Prefazione:
«L’incanto, cioè la magia di queste narrazioni, nasce dal contrasto fra la sofferenza di Angelina e il suo mondo costellato di sogni, dal suo rapporto profondo, quasi empatico con la natura, percepita come mondo di libertà e di purezza, una natura che l’accompagna nella sua solitudine, ma anche la consola, che è a volte solare e radiosa come i suoi moti di felicità e, a volte, ostile e triste compagna del suo destino. [Fernanda Caprilli]»