dalla Prefazione:
«[...] Definirei Natale Scarpelli turista e viaggiatore, quasi allo stesso modo, nel senso di colui che arriva per tornare, la meta intesa come ulteriore tappa. La sua poesia presenta questa costante: attraversa passaggi e simboli oscuri e profondi, sogni e immersioni in altre dimensioni, offrendoci ora ampi panorami, ora la chiusura stringente di quel recinto che, per tutti, è la vita. [Silvana Santi Montini]»