Campagna e città, realtà e sogno, le sagre e le feste contadine, e tanti personaggi, tutti veri o somiglianti ai veri, che l’autrice segue con sguardo attento e affettuoso in momenti della loro vita che meglio ne svelano il carattere, la personalità, la filosofia di vita. Ed ecco il Tinti innamorato della campagna che pensa che anche le viti soffrono di solitudine, la sora Iole che si beava da lontano di quei figli così bravi tirati su a cioccolata e a piatti saporiti, l’anziano pittore con il cappello a lobbia in attesa alla stazione, l’appassionata guida del castello di Ludwig, il prof con l’orlo dei pantaloni chiazzati di polvere che scrive sul terrazzino pieno di gerani.
Vite al microscopio per coglierne i lati più interessanti e nascosti, che possono suscitare pensieri di bellezza, di ottimismo, di amore per la vita.