Di bianco vestito correndo sul verde della collina mi arrampico verso la vetta. E nel momento più bello la mia pellicola si spezza e nei frammenti il racconto interrotto all’infinito, rifrange sui cieli un urlo. Chiudi gli occhi nel buio e se vuoi ora puoi anche piangere. Rimani bambino danzando sopra le lancette del tempo. E le piccole cose riuscirai a vedere per stupirti ed amarle. Alla vita sorriderai con occhi grandi che la guardano in faccia.
Filippo Iodice
Filippo Iodice nasce a Firenze, dove vive e lavora. I suoi studi non sono classici ma tecnici e la poesia e il piacere di scrivere li scopre per caso, in modo inaspettato. La sua professione lo porta in giro per il mondo: così il suo universo interiore si arricchisce di nuove esperienze umane e conoscenze, che vanno ad influire nel suo narrare in versi. Diario è la sua prima raccolta di liriche (Firenze, 2000). Inoltre è attivo come librettista: nel 2002 vince il Il Concorso Internazionale A.Gi.Mus. di Varenna (Lecco); nel 2005 scrive parte del libretto per il concerto di inaugurazione dell'Ensemble Italiano che si è tenuto a Firenze e il testo per un altro concerto dello stesso Ensemble tenutosi al Teatro Borsi di Prato.
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