Questa storia nasce da un incontro forse non causale, perché ogni cosa della vita ti viene addosso quando deve darti qualcosa, se in fondo ti appartiene. In un diurno per disagio mentale ogni persona è una storia non scritta, ogni follia è libertà incompiuta. Tuttavia la storia che mi accingo a scrivere è veramente unica, torbida e insieme estrema. Forse non è la stessa vissuta dai protagonisti, perché quello che accade non sempre diventa documento, perché esiste una storia parallela, forse più vera che solo la percezione di una mente sensibile o parimenti disturbata intravede.
Niente è come sembra. Quando credi di aver compreso, nuovi indizi aprono scenari insospettati.
Sei stato descritto come un mostro, la tua follia ha avuto un doppio stigma, quello proprio della malattia, che era ed è ancora vergogna, e quello dell'abuso o peggio ancora dell'incesto. Io so che non è stato così.