Paese ridotto a un ricordo
di mille gradini di pianto,
di cupole alte nel vento;
paese ridotto a uno sguardo
già carico d’ansia futura;
paese che perdi,
ogni giorno,
il tuo volto di sempre,
che muori pian piano,
coi vicoli stretti,
le scale sconnesse,
le piccole esili cime di chiese,
coi bimbi già stanchi e i cuori lontani,
coi sogni svaniti;
paese ridotto a un’idea,
che porto qui dentro,
che piango nel sonno.