MENZIONE D'ONORE AL PREMIO “FIRENZE, CAPITALE D'EUROPA”
“[...] Quasi come se ogni uomo fosse il colpo di pennello dell’artista. Inconsapevole dell’insieme dell’opera, eppure indispensabile all’opera stessa. Indispensabile nella misura in cui riesca ad emettere la propria luce, di qualunque colore sia. Intuendo come le macchie colorate che lo circondano non hanno un senso ed una realtà in sè, ma solo alla luce dell’opera complessiva che, peraltro, al momento è inconoscibile. Come se l’intuizione dell’opera permettesse ad ogni colpo di pennello di continuare a risplendere della propria luce, di quella luce che gli fu assegnata.”
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