L’autore si rivolge a tutti quelli che sono stati suoi studenti e fa loro lezione sotto la maschera umoristica della “mattana”, ovverosia del fantastico squilibrio mentale. La narrazione procede su due piani paralleli, uno civile e uno parzialmente autobiografico. I personaggi sono ambivalenti: sono loro e altri, sono loro e l’autore. Ogni capitolo è fatto di variazioni sinfoniche sui vari temi di cui è composto, le vicende intessono un affascinante intreccio che sembra strizzar l’occhio al lettore. Accanto ai notevoli riferimenti letterari e culturali, accanto all’impietosa e caustica ironia – che l’autore rivolge spesso anche verso se stesso – emergono il dramma e la sconfitta dell’impegno civile e amoroso.
Mario Serafini
Mario Serafini è nato a Empoli nel 1921. Nel '34 si è trasferito a Firenze, dove si è laureato in Lettere. Ha quindi insegnato a Pistoia e a Firenze, ove ha tenuto la sua cattedra fino al 1989. Nel 1950 è stato menzionato nel Certamen Capitolinum di prosa latina. Autore di studi sul Poliziano latino e sul Boccaccio minore, nel 2000 ha pubblicato La follia di un etrusco (Florence Art Edizioni) che ama chiamare "Romanzaccio" un testo la cui stesura ha occupato un arco di trent'anni e più, dal '56 in poi.Tra il 1988 e il 1991 ha poi scritto Il carro del nosocomio (Florence Art, 2002) e successivamente Gli annali del nosocomio (Florence Art, 2004), due romanzi che, legandosi a La follia di un etrusco, formano un'originale trilogia. Nel 2005 ha dato alle stampe la raccolta di liriche Era il '68. Nella collana di saggistica sono editi Classicismo e Romanticismo. Giudizio di un italiano sul secolo suo (2007) e Le tragedie di Seneca nell'arte del Poliziano (2008).
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