PREMIO NAZIONALE ALBEROANDRONICO – 3° CLASSIFICATO
«Il nuovo libro di Fiorella Macchioni è una poesia tutta femminile, materica e sognante, che nell’atto di esporsi si nasconde, e spalancando il proprio mondo, e aprendosi accogliente ad un mondo sconfinato, pare fare convergere il tutto verso un punto criptico di mistero.
Pudore? Ritrosia? Forse, piuttosto, forte capacità poetica di alludere al mistero a partire dalla oggettività dell’esistente, attraverso una sorta di ri-classificazione della materia. Una poesia più consapevole anche nella ricerca delle parole e dei titoli, ma insieme anche visionaria e appassionata, che si pone nel sorgivo mistero dell’amore che desta alla vita e alla
nominazione di ogni cosa esistente, e come seguendo ‘un rituale selvatico’, muovendosi tra scienza corretta e ‘regno delle fate’, tra mito e infanzia in un certo senso sovrapposti. Ridestando tutto un mondo di antichi profumi, serbati da erbe, frutti, panni lavati ‘sciorinati al sole’, fatto di arcaiche presenze che abitano ancora i sogni, come in cerca di una conciliazione col tutto. In tal senso il mondo onirico e notturno diviene cifra dell’anima e dei suoi aneliti. […] [Giorgio Mazzanti]»