Un ritratto di Pietro Leopoldo Granduca illuminato per tentare di svelarne il carattere, il rapporto con la Toscana e i toscani, la progressiva «toscanizzazione» (la definizione è del prof. Wandruszka, suo biografo) attraverso l’estrapolazione di alcuni momenti legati al primo incontro del diciottenne principe con il suo Granducato.
Un incontro a cui l’avevano condotto le convulse vicende politiche e dinastico-familiari del XVIII secolo e che avvenne alla fine dell’estate del 1765 al termine di un viaggio di insediamento che fu anche il suo viaggio di nozze.
Il libro esce in occasione delle celebrazioni dei 260 anni dall’ascesa al trono toscano di Pietro Leopoldo d’Asburgo-Lorena.
Giulio M. Manetti
Giulio M. Manetti
(Firenze, 1955). Cultore di Storia e storie della Toscana in età moderna, ha lavorato all’Archivio Storico del Comune di Firenze curandone, dal 2012, le iniziative di valorizzazione documentaria, espositive e didattiche. Dal 2013 collabora con l’Università dell’Età Libera per corsi sulla storia toscana e fiorentina fra Settecento e Novecento. Oltre a recensioni, saggi, monografie ha curato una serie di pubblicazioni legate a progetti culturali promossi dal Comune di Firenze. Ha scritto su Pietro Leopoldo in “Rassegna Storica toscana” (Olschki editore) ed è autore del volume La Costituzione inattuata. Pietro Leopoldo granduca di Toscana: dalla riforma comunitativa al Progetto di Costituzione (Firenze, C.E.T., 1991).
Dal 2022 è Accademico Ordinario dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze.
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