Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

  • 0 Items - 0,00
    • No products in the cart.

Shop

Mario Serafini

12,90

La follia di un etrusco

ROMANZO

12,90

ISBN 9788886809443

È la storia di un viaggio fantastico nel mondo dell’al di là. Il protagonista, che racconta in prima persona, è un intellettuale decadente trascinato dalla follia. Ma il messaggio dell’autore è quanto mai vario e molteplice: ricco di incursioni autobiografiche e intriso di nostalgia, priva però di accenti patetici o ridicoli perché costantemente stemperata dall’umorismo come rimedio al dolore, dall’ironia che non diventa mai sarcasmo, addirittura poetico fino alla certezza – che l’io narrante acquista nell’ultimo tratto – di cantare un’epopea moderna della sua fanciullezza empolese. Ed è Empoli, patria dell’autore, il punto d’arrivo del folle viaggio, più sconcertante che narrativo, ma altrettanto moderno anche per il linguaggio, ora intellettuale ora municipale e anacolutico tutto a servizio di una vivacità e immediatezza vicine a quelle della lingua parlata.