In occasione dell’uscita del ventesimo titolo della collana “Edizioni per lo spettacolo”, Raul Cremona presenta la ristampa anastatica dell’edizione in lingua italiana de La magia bianca svelata di Henri Decremps uscita a Padova nel 1788. A tiratura limitata.
Questo testo rappresenta un’importante testimonanza storica perché descrive – e spiega – il repertorio del più grande illusionista di tutto il Settecento: Pinetti.
Giuseppe Merci, in arte Conte Joseph Pinetti Willedal di Merci, nato a Orbetello (Grosseto) nel 1750, divenne assai famoso e ricercato dalle corti di tutta Europa perché fu un vero uomo di spettacolo: fu infatti abilissimo nel costruire il proprio personaggio, nel promuoversi e nel presentare i propri giochi. Egli fu il primo a nobilitare l’esibizione magica, attribuendole una veste “scientifica”, affrancandola dalla strada e portandola sui palcoscenici dei teatri, davanti a re e regine. Il mago da saltimbancom con la sua magia bianca, divenne un gentiluomo, un “professore di fisica naturale”. Egli però di “scientifico” non aveva nulla, era solo apparenza. “Nessuno spinse tanto oltre l’arte del ciarlatano” ebbe a dire Robertson, uno dei suoi detrattori.
Raul Cremona ci introduce in quel mondo, ci presenta l’artista, ne disseziona il repertorio, ne evidenzia i giochi ancora attuali, quelli dimenticati e quelli che – seppur variati – sono eseguiti ancora oggi, ci illustra metodi e principi (dal mazzo preordinato alla forzatura psicologica, dagli attrezzi truccati all’uso di compari… e molto altro).
Dedica inoltre al prestigiatore italiano un suo personale tributo, “La tabacchiera di Pinetti”, un effetto con una banconota prestata da uno spettatore…