A 60 anni dalla scomparsa di Maria Maltoni esce il libro più completo che sia mai stato scritto. Di grande formato, con moltissime foto appositamente restaurate per l’occasione.
Maria Maltoni è la famosa “maestra della scuola di San Gersolè”, una piccola frazione del Comune di Impruneta, in cui ha insegnato tra il 1920 e il 1956.
Italo Calvino descrisse le sue metodologie – che ebbero notevole risonanza internazionale – come “l’esperimento pedagogico più innovatore dell’Italia del dopoguerra”. Il lavoro dell’insegnante per anni attirò l’interesse di pedagogisti, maestri, giornalisti, scrittori e intellettuali (fra i quali Giovanni Michelucci, Piero Calamandrei, Oriana Fallaci e lo stesso Calvino, che a un libro della Maltoni scrisse la prefazione).
A colpire anzitutto furono la bellezza dei disegni e la fresca spontaneità dei testi elaborati dai suoi alunni, che ancora oggi non mancano di sorprendere. Essi sono il frutto di un approccio educativo basato sull’osservazione della natura e sulla registrazione attenta di tutte le esperienze che i bambini vivevano nella loro quotidianità: il disegno e il diario giornaliero (i famosi “diari di San Gersolè”) erano, infatti, ritenuti da Maria Maltoni strumenti essenziali per stimolare, formare e rendere consapevoli i suoi allievi, nel totale rispetto della loro individualità espressiva.
Tra l’altro, facendo quei compiti, gli alunni di quella piccola scuola elementare di campagna – frequentata da figli di contadini, mezzadri, braccianti e artigiani – senza esserne coscienti ci hanno lasciato delle fresche istantanee di una società rurale in via di trasformazione e che oggi non esiste più.
Questo libro – riccamente illustrato con fotografie dell’epoca e disegni degli alunni – esce a 60 anni dalla scomparsa della maestra di San Gersolè: ne ripercorre la vita e, attraverso i suoi numerosi scritti, lettere e articoli, racconta quell’esperienza straordinaria, mettendone in luce gli elementi di attualità.