XIV PREMIO TAGETE PER LA NARRATIVA
Ruggiero è un attore di strada che ama la vita: la vita che si coglie in tutto ciò che è normale quotidianità, in ciò che non compare mai in televisione o sui giornali se non in modo distorto da strumentalizzazioni o prurigini mediatiche. La vita, quella autentica, ha il suo palcoscenico nella strada e l’essenza dello spettacolo del mondo sta nelle esistenze di persone marginali.
In un attento dosaggio di finzione e realtà, si fotografa una società che smarrisce i propri valori ma che può trovare nei singoli individui gli elementi determinanti – amore, immaginazione, fratellanza – per resistere all’imbarbarimento, all’aridità dell’era tecnologica, ad un progredire basso e inconsapevole.
“Ciò che mi attraeva non era solo una donna molto femminile, ma era pure il suo sangue mescolato dalla storia dei popoli, era l’inquietudine di viaggiare verso altre terre ed altre genti, il desiderio di incontrarle al di là, o al di qua del confine, anzi di non riconoscere più confini, magari anche, chissà, di rimediare, come potevo, ai delitti della nostra parte, le cui piaghe erano pure lì evidenti.”
Sopra il cielo oltre le stelle
3 x 2 Nuove chiese
Cornucopia
Calenzano 1951-1971
Riflessi d'invisibile
Australia, amore mio
A scuola con Angela
La Polizia Municipale di Impruneta
E nacque la Moda Italiana
Racconti per crescere
Unexpected Agenda
Il curioso caso di Pian di Scarica
Diario con lacune
Il primo organo di Filippo Tronci (1738)
Magia per ridere
Lo chiamavano Cavallo Pazzo
I santuari della memoria 
