“È uno strano animale l’uomo, che avrebbe grandi ali per volare libero e leggero, ma goffamente inciampa nelle irregolarità del terreno infimo, e le stesse ali allora lo ritardano”.
Giuseppe narra “le leggende di una terra che solamente l’immaginazione e la sapienza dei cantastorie possono spiegare, come fossero le cronache di un tempo che non ha tempo”.
Giuseppe, venerando visionario, è il protagonista di un racconto tanto fantastico da sfiorare ad ogni passo la cronaca della nostra epoca; uomo romantico, uomo saggio, uomo che ama l’uomo e vorrebbe riscattarne le sorti non sempre nobili.