«[…] Ma tutte le mie poesie (e quelle di questo quinto volume in modo particolare) sono state scritte soprattutto in mezzo a un altro, e maggiore, senso: la consapevolezza di essere sempre lambito sfiorato abbracciato dalla natura, dal vento, dalla presenza o dall'assenza della luna, dai cieli profondi blu e inquietanti, e dalle stelle a volte – d'estate – anche troppo lucide...Come pure dai ricordi miei antichi e da quelli degli altri, dal riflesso di scampoli di un passato lontano ma non dimenticato, da alcune cifre della storia note a me solo. [Paolo Dal Poggetto]»