Potremmo percepire un confine tra l’arte della scrittura e quella della grafica che Loris Sandrucci ci mette sotto gli occhi nei suoi lavori. In realtà i temi che attanagliano l’umanità trovano punti di incontro espressivo nelle due arti in modo acuto, arguto e profondo, valicando quel confine. In Loris Sandrucci la lingua italiana sembra strutturarsi in un sistema interiore in modo colorito e complesso e affiorare con originalità, fuori dai canoni dell’erudizione: come la grafica. I suoi talenti non dormono dentro ma emergono in una perfetta sintesi armonica e allora... “che campionato il vivere!”
"Le sue opere come un diario di ristagni privati, ossessivi ritagli, elaborati in un riferito mosaico piatto, senza incastri, ma disteso a caratteri piani, quasi uno stampaggio sospinto verso il più inquietante degli eremi.” (Piero Vignozzi)