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Luciano Ricci

Mariagrazia Carraroli

38,00

Luciano Ricci. Una vita per la fotografia

Un catalogo, un’autobiografia e una grande lezione sull’arte dell’immagine

38,00

, ISBN 9791280610164 ,
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Autore

Luciano Ricci  (Firenze, 1929) inizia a fotografare nella seconda metà degli anni ’60. Il suo linguaggio è chiaro e lineare, creativo, fortemente influenzato dall’arte pittorica: ritrae architetture, spettacoli e persone, sempre cercando di sondarne e trasmetterne l’essenza.

Ha collaborato con Luca Ronconi, Federico Fellini, Ugo Gregoretti, Mario Monicelli, Maurice Bejart; ha fotografato personaggi quali Henry Moore, Riccardo Muti, Andy Warhol, Maria Callas, Jehudy Menuhin, Orazio Costa, Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman.

Franco Basaglia, allora giovane psichiatra determinato a chiudere i manicomi, gli affidò la documentazione fotografica di quei luoghi: con i suoi obiettivi sarà il primo a raccontare quella realtà. Per questi ed altri suoi lavori, su invito di Cornell Capa (fratello di Robert Capa), è il primo italiano a entrare a far parte del “Fund of Concerned Photography”.

Ha ospitato a casa sua Elliott Erwitt, Lucien Clergue, Josef Koudelka.

Ha esposto alla Biblioteca Nazionale di Parigi (1971), al Museo d’Arte Moderna di New York (1974), ad Arles (1978), alla casa della Cultura di Pechino (1984), alla Galleria d’Arte Contemporanea di Sidney (1984), nelle Gallerie d’Arte Moderna di Colonia, Francoforte e Amburgo (1992-’93).

Oltre a raccogliere 160 immagini dal 1969 al 2018, in questo volume Luciano Ricci racconta di sé, degli incontri, delle scelte, della “Scuola Italiana di Alta Fotografia” da lui fondata a Firenze e, soprattutto, del suo modo di pensare, vedere e fare Fotografia.

Hanno detto di lui:

“…un fotografo totale, un uomo nel quale la fotografia è presente in ogni istante della sua vita. Se non fosse l’artista che è, potrebbe essere pazzo. Ma forse è tutte e due le cose.”

Jean-Claude Lemagny Storico della fotografia e direttore del Dipartimento Fotografia Biblioteca Nazionale di Parigi Le Monde, 16 marzo 1971

“Oltre le invenzioni e le intuizioni, talvolta straordinarie, espresse con proprietà linguistiche e tecniche eccezionali, le fotografie di Luciano Ricci posseggono una connotazione emotiva quale rare volte è dato rilevare nel panorama dell’arte d’oggi. Sono pervase d’amore.
Egli è capace di trasmetterlo ai suoi soggetti, dai sassi alle persone, coinvolgendoli profondamente e liberando la loro espressività.
In tempi come i nostri, questo alieno appare come un episodio estraniante e al tempo medesimo prodigioso.”

Joseph K. Lozentz  Frankfurter Allgemeine, 21 gennaio 1993

“Luciano Ricci è da ritenere uno dei più importanti fotografi europei, nonostante abbia costantemente ignorato le ‘regole’ inventandone volta per volta le sue.

Uomo di grande cultura, amante della grande musica, studioso di storia e filosofia delle arti, è sempre pronto al dialogo. Per farla breve è uno dei rarissimi fotografi per accidente, come ama dire lui che, pur essendo professionista, non ha mai fatto del suo lavoro oggetto di mercato, anzi più volte ha prestato la sua competenza gratuitamente, considerando tali occasioni come suo dovere civile.”

Lanfranco Colombo 1980

“Ribelle con lo strumento, che sconvolge e piega ai suoi voleri, alza forte la sua protesta per contrastare la subordinazione all’uniformità. […]

Per ottenere al massimo il rapporto forma/significato, Ricci si avvale di tutti i mezzi stilistici e dei generi tradizionali della fotografia: il mosso creativo; il nudo d’arte; le esperienze della body art; la fotografia di danza e balletto; la metafora visuale… dimostrando così la sua assoluta autonomia da qualsiasi vincolo strumentale per giungere alla rappresentazione dell’idea.”

Giuliana Scimé 1992

Il volume è curato da Mariagrazia Carraroli.

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Luciano Ricci

Luciano Ricci  (Firenze, 1929) inizia a fotografare nella seconda metà degli anni '60. Il suo linguaggio è chiaro e lineare, creativo, fortemente influenzato dall'arte pittorica: ritrae architetture, spettacoli e persone, sempre cercando di sondarne e trasmetterne l'essenza.Ha collaborato con Luca Ronconi, Federico Fellini, Ugo Gregoretti, Mario Monicelli, Maurice Bejart; ha fotografato personaggi come Henry Moore, Riccardo Muti, Andy Warhol, Maria Callas, Jehudy Menuhin, Orazio Costa, Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman.Franco Basaglia, allora giovane psichiatra determinato a chiudere i manicomi, gli affidò la documentazione fotografica di quei luoghi: con i suoi obiettivi sarà il primo a raccontare quella realtà. Per questi ed altri suoi lavori, su invito di Cornell Capa, è il primo italiano a entrare a far parte del "Fund of Concerned Photography".Ha ospitato a casa sua Elliott Erwitt, Lucien Clergue, Josef Koudelka.Ha esposto alla Biblioteca Nazionale di Parigi (1971), al Museo d'Arte Moderna di New York (1974), ad Arles (1978), alla casa della Cultura di Pechino (1984), alla Galleria d'Arte Contemporanea di Sidney (1984), nelle Gallerie d'Arte Moderna di Colonia, Francoforte e Amburgo (1992-'93).

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Mariagrazia Carraroli

Mariagrazia Carraroli ha collaborato con la rivista pedagogica CEM Mondialità, diretta da Domenico Calarco, con "Note di vita vissuta" che sono state inserite, insieme a sue composizioni poetiche, in varie antologie, fra cui alcune edite da "La Scuola", "Le Stelle", "S.E.I.", "De Agostini". Nel 1987 è stata cofondatrice e collaboratrice della Cooperativa di lavoro e di solidarietà sociale EOS, sorta per iniziativa del Servizio Psichiatrico dell'Ospedale di Montebelluna (TV). Ha fatto parte del Direttivo di Pianeta Poesia, emanazione dell'Associazione Novecento Poesia fondata da Franco Manescalchi, di cui attualmente è consigliere, curando la presentazione di autori nella città di Firenze. Da segnalare, fra quelli recentemente conseguiti, il Premio Speciale LericiPea per la silloge inedita Mai Più e il Premio Inedito per il poemetto N.O.F.4 centottantadue metri di follia, pubblicato a cura del Premio con la prefazione di Davide Rondoni. Il libro, scelto fra le pubblicazioni di Poesia, è stato segnalato dal Il Sole 24 Ore come libro dell'anno 2010 insieme ad altri due titoli. Nel 2012, nell'ambito del Premio di Poesia Sacravita (FI), ha ricevuto un Riconoscimento Speciale per meriti letterari e di solidarietà sociale. Hanno scritto di lei giornali, riviste, settimanali e mensili a larga diffusione nazionale e sue poesie sono state lette in Radio e TV private, Radio Montecarlo, RAI Radio Uno e RAI Radio Tre.

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