Di guerra si muore è un affresco corale, un ritratto realistico della vita in trincea negli anni cruciali della Grande Guerra, un inno alla pace, un monito a rifuggire lo scontro bellico.
Maria Grazia Linares dedica la sua coinvolgente narrazione ai soldati originari del comune di Badia Tedalda, località montana in cui visse a lungo e delle cui vicende storiche si è spesso interessata. Ottantanove di questi non fecero ritorno ed è perché la loro memoria non svanisca del tutto che l’autrice ha voluto immaginarne le vicissitudini.
Maria Grazia Linares
Maria Grazia Linares è nata a Firenze dove, per tutta la sua carriera, ha insegnato alla Scuola "Cesare Battisti". Appassionata di grafica fin dall'adolescenza, illustra personalmente i suoi scritti. Ha pubblicato Memorie di una vecchia bambina (Vercelli 1994) con cui nel 1992 aveva ricevuto una segnalazione di merito al Concorso dell'Archivio Diaristico di Pieve S. Stefano. Nel 1994 ha conseguito il 3° premio nel concorso La Rosa di Vercelli con Storie di bambole. Nel 2007 è uscito 4ªB ultimo piano (Florence Art Edizioni), divertentissimo diario di un anno di scuola. In seguito ha pubblicato Lo chiamavano Cavallo Pazzo (Florence Art Edizioni, 2008), accurata biografia del famoso capo dei Sioux Oglala; Di guerra si muore (Florence Art Edizioni, 2010); Se mi vedi, non guardarmi (Florence Art Edizioni, 2011); Scopri Firenze (Florence Art Edizioni, 2013 - collana Saggi e Ricerche) e Il piccolo mondo si Sembolina (Florence Art Edizioni, 2018).
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