“Come avrei voluto vederti al ritorno
dopo la fuga.
Toccare con mano la tua magrezza
liberarti dalla polvere di farina
capire come avevi potuto
nasconderti tra i sacchi.
Fu in quale giorno?
Lo penso a primavera.
Tra le braccia di mamma
– spuntavano gemme intorno.
Infine sotto il sole.”
Quando una guerra finisce, tutti dicono che non ce ne saranno altre. Ci sarà solo pace. Invece i conflitti ritornano, le guerre si ripetono… Le testimonianze dei suoi orrori non saranno mai troppe. Ho unito la mia voce al fiume di queste testimonianze perché la guerra è sempre una sconfitta per l’uomo, e solo rendersene conto potrà fare la differenza.
Annalisa Macchia
Annalisa Macchia è autrice di libri in versi e in prosa. Alcune sue opere sono dedicate all’infanzia. Si occupa di critica letteraria presso il Circolo Artistico della Casa di Dante a Firenze; è nella redazione fiorentina della rivista internazionale “Gradiva”.
Tra le sue pubblicazioni: Pinocchio in Francia, Quaderni della Fondazione Nazionale “Carlo Collodi”, 1978; il saggio A scuola di Poesia, Florence Art Edizioni, 2009; la raccolta di poesie Interporto est, Moretti&Vitali, 2014; il romanzo Robot, Aracne, 2017; You Cannot Stare at the Sun, Gradiva Publications, New York 2023 (selezione di poesie bilingue); Il perché del pellicano, John Ciardi - traduzione di poesie per l’infanzia, introduzione a cura di Luigi Fontanella, Edizioni Medusa, Milano 2024.
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