Il protagonista del romanzo ostenta con umorismo la sua inettitudine di decadente e di eterno ragazzo e si racconta con assoluta libertà, rievocando con nostalgia la purezza di un antico amore e un vecchio mondo tranquillo di persone semplici.
Di fronte ad una contemporaneità disumana si sente disperato e sconfitto, e il suo disagio non può che sfociare in una sorta di straordinaria e quanto mai lucida follia, che compare con le sembianze di un carro di matti, il carro del nosocomio appunto, simbolo di quella "mattana" mista a saggezza che attraversa in lungo e largo tutta l'opera e che agisce con l'autonomia di un vero personaggio.