L'autore si rivolge a tutti quelli che sono stati suoi studenti e fa loro lezione sotto la maschera umoristica della "mattana", ovverosia del fantastico squilibrio mentale. La narrazione procede su due piani paralleli, uno civile e uno parzialmente autobiografico. I personaggi sono ambivalenti: sono loro e altri, sono loro e l'autore. Ogni capitolo è fatto di variazioni sinfoniche sui vari temi di cui è composto, le vicende intessono un affascinante intreccio che sembra strizzar l'occhio al lettore. Accanto ai notevoli riferimenti letterari e culturali, accanto all'impietosa e caustica ironia - che l'autore rivolge spesso anche verso se stesso - emergono il dramma e la sconfitta dell'impegno civile e amoroso.