Questo testo affronta il problema – purtroppo sempre di devastante attualità – della violenza nelle sue varie forme: la violenza dei singoli, delle bande di adolescenti, del terrorismo, così come quella prodotta dall’odio razziale e dal dispotismo che nel Novecento (il secolo dei gulag e dei lager) ha causato milioni di morti.
Il cosiddetto “potere-dominio”, che nasce ed è giustificato da una visione ideologica e non scientifica, è una forma patologica individuale e collettiva che produce totalitarismi in ogni istituzione sociale, politica, partitica e religiosa.
Questa “malattia della mente” – che scaturisce nei primi anni di vita da una sofferenza, originata da una inadeguata relazione affettivo-emotiva con le figure genitoriali – è all’origine della violenza.
Sulla base di questa diagnosi, l’autore propone una cura: quella fondata “sulla cultura degli affetti positivi”.
Luigi Longhin
Luigi Longhin è psicoterapeuta di formazione psicoanalitica, associato dell'OPIFER e dell'Istituto Neofreudiano. Già docente di filosofia e storia nei licei, ha insegnato Epistemologia delle scienze umane e Psicologia dell'età evolutiva all'Ente Scuola Assistenti Educatori-ESAE di Milano e, dal 2001 al 2004, all'Università Bicocca di Milano. Docente di Epistemologia delle scienze umane nella Scuola di Specializzazione in Psicoterapia, opera privatamente nell'ambito della clinica psicoanalitica. Autore di svariati articoli apparsi su riviste scientifiche, ha pubblicato Psicoanalisi e potere (con F. Mazzei; Laterza, 1991), Alle origini del pensiero psicoanalitico (Borla, 1992), Insegnare oggi (con G. Magnoni; Borla, 1994), Temi e problemi (con M. Mancia; Bollati-Boringhieri, 1998), Sentieri della mente (con M. Mancia; Bollati-Boringhieri, 2001), Il coniglio di Alice (con P. Fancini; Florence Art, 2002), La qualità della mente (Florence Art, 2008; testo tradotto in lingua spagnola dalla casa editrice Lumen di Buenos Aires), Il benessere mentale (Florence Art, 2010).Recentemente ha scritto il testo introduttivo al libro di M. Mancia, Narcisismo (Bollati Boringhieri, 2010).
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