Dopo Classicismo e Romanticismo e Le tragedie di Seneca nell’arte del Poliziano, Mario Serafini – italianista fiorentino – prosegue la sua attività di saggista dando alle stampe tre nuovi contributi critici, rispettivamente Leopardi emulo di Dante, La polemica poetica fra Leopardi e Manzoni e La struttura unitaria dei “Sepolcri”.
Se nel primo egli osserva come nel “Pensiero dominante” il Leopardi, con linguaggio stilnovistico e dantesco, sostituisca il pensiero d’amore al pensiero di Dio e voglia competere con la grande poesia del “Paradiso”, nel secondo mette in evidenza come con il Frammento l'”Ognissanti” il Manzoni volesse in realtà rispondere alla “Ginestra” del Leopardi. Nell’ultimo saggio infine, Serafini spiega come l’unità dei “Sepolcri” consista nella lotta del sentimento umano contro la morte, sentimento “celeste” che rivendica con ogni sforzo quella immortalità che la natura ci ha negato.
Mario Serafini
Mario Serafini è nato a Empoli nel 1921. Nel '34 si è trasferito a Firenze, dove si è laureato in Lettere. Ha quindi insegnato a Pistoia e a Firenze, ove ha tenuto la sua cattedra fino al 1989. Nel 1950 è stato menzionato nel Certamen Capitolinum di prosa latina. Autore di studi sul Poliziano latino e sul Boccaccio minore, nel 2000 ha pubblicato La follia di un etrusco (Florence Art Edizioni) che ama chiamare "Romanzaccio" un testo la cui stesura ha occupato un arco di trent'anni e più, dal '56 in poi.Tra il 1988 e il 1991 ha poi scritto Il carro del nosocomio (Florence Art, 2002) e successivamente Gli annali del nosocomio (Florence Art, 2004), due romanzi che, legandosi a La follia di un etrusco, formano un'originale trilogia. Nel 2005 ha dato alle stampe la raccolta di liriche Era il '68. Nella collana di saggistica sono editi Classicismo e Romanticismo. Giudizio di un italiano sul secolo suo (2007) e Le tragedie di Seneca nell'arte del Poliziano (2008).
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